Indian FTR 1200 S

Ancora più potente e duttile, con la fasatura variabile shiftcam, la BMR R 1250 R si conferma regina del segmento roadster, con un look aggressivo, prestazioni importanti, finiture elevate: la Indian è pronta  a dare battaglia nel segmento delle maxi heritage, con lo stile inconfondibile e personale di una flat tack stradale.

La guida è gustosa e supportata da una ricca elettronica, migliorabile al contrario il comfort del guidatore;

Esistono luoghi in Italia, che sembrano angoli di selvaggio West. Allo stesso modo c'è una moto americana che sembra disegnata per l'Europa e si guida come una roadster nostrana, ma poi vengono a galla elementi, tipo il carattere del motore, che ti fanno capire che quella sotto il sedere è una bicilindrica a stelle e strisce.

Personale, diversa da tutte le altre, ma senza ombra di dubbio yankee. Stiamo parlando della indian FTR 1200 S, la più interessante proposta d'Oltreoceano che si inserisce con prepotenza e originalità, oltre che con un'elevata qualità costruttiva , nella nutrita schiera delle maxi-heritage.

Come si comporta con i concorrenti del settoreradster

Più rude di una BMW R nine T, più potente di un Ducati Scrambler, più aggressiva di una Triumph Speed Twin, è però anche meno docile della concorrente tedesca, meno facile di quella italiana e meno duttile di quella inglese.

Quello che tuttavia gli riesce benissimo, forse più delle altre, è emozionare al primo contatto. Perchè con quel bel telaio a traliccio, le sovrastature ridotte all'osso e le gomme intagliate da flat tack riporta immediatamente alla mente le moto da gara che corrono negli ovali in terra battuta.

Infatti non nasce da complessa analisi di marketing, ma dal semplice desiderio di realizzare una versione stradale della Indian FTR 750, vincitrice delle ultime due stagioni del campionato americano di Flat Track. E se l'ispirazione è una rabbiosa e leggera moto da gara, il cuore è però qualcosa di lontano dal mondo delle competizoni, la FTR 1200 infatti è mossa da un V-twin derivato da quello del cruise Scout.

Un motore non certo compattissimo, ma con un grande potenziale sotto il punto di vista delle prestazioni, la cubatura, rispetto al cruise da cui deriva, cresce da 1.133 a 1.203 cc, con il dato di potenza che sale a 120 cv, per competere ad armi pari con le diretti concorrenti del settore.

La FTR 1200 non è piccolae anche questo tradisce le sue origini americane, eppure riguardando le foto  non sembra cosi. La seduta è piuttosto alta e con imbottitura sostenuta, i fianchi stretti, il manubrio basso e non troppo distante.

Spinge forte da subito, sentiamo il motore bicilindrico Indian

Che sia poco americana, la frt 1200 ce lo dice quando giriamo le chiavi e sul dashboard TFT si manifesta una ricca serie di dati, con un monitor analogico LCD integrato.

Ma più della presenza scenica del display a colori, è la dotazione tecnologica che inquadra questa Indian come temibile rivale delle concorrenti europee, riding mode, cruise control, traction control, sulla versione S.

Il rombo appena accesa è cupo e grintoso, ma non aggressivo e accattivante come quello di certe concorrenti che sanno muggire in maniera più vigorosa. La forza del bicilindrico però si fa sentire appena si parte, con una spinta generossisima e una pronta risposta al gas.

Richiede una guida rotonda

Nonostante segni sulla bilancia più chili delle concorrenti, la FTR 1200 si avverte leggera e neutra. Negli spostamenti da fermo il peso si avverte, come il calore del motore, ma tutto passa in secondo piano quando si affrontano le curve.

Perchè la ftr 1200 restituisce un ottimo feeling, garantito da una ciclista stabile e sicura, caratterizzata da un'avantreno solido. Le traiettorie sono disegnate con precisione anche ad alta velocità.

La taratura di serie delle sospensioni è sostenuta ma non troppo rigida. Insomma, quello che serve per guidare spediti e mantenere sempre il controllo, magari rinunciando ad un minimo di comfort.

Ma appolaiati su una flat tacker stradale, con nessun riparo ergonomico, quale comfort vi aspettate? in questo è in buona compagnia, perchè si comporta esattamente come le altre moto dello stesso segmento.